domenica 13 novembre 2011

squallidi

Ieri sera il Presidente Berlusconi si è dimesso, dopo la votazione del maxi-emendamento alla Camera, come concordato con il Presidente Napolitano.
Ognuno ha il sacrosanto diritto di poter giudicare l'operato di Berlusconi e del suo Governo, tentando possibilmente di lasciare da parte le ideologie, il rancore e i tanti argomenti che poco hanno a che fare con la politica e l'amministrazione pubblica.
Ma le scene viste ieri sera, dove una folla urlante ha insultato gravemente il Presidente del Consiglio, ha lanciato sputi e monetine alla macchina presidenziale e, infine, è esplosa in urla da stadio alla notizia delle dimissioni è stato uno spettacolo pensoso, degno del livello culturale della gente presente. Il tutto reso ancora più grave dalla difficoltà del momento per l'intero Paese.
Tutta quella gente ha offeso un'Istituzione pubblica, e con essa l'Italia. E, cosa che se possibile supera ulteriormente il già pessimo spettacolo, ha paragonato la giornata di ieri al 25 Aprile, alla Liberazione dal nazifascismo! Una bestemmia storica, una stupidaggine così colossale che un Paese normale avrebbe dovuto condannare in maniera unitaria e convinta, perché offende la memoria di chi morì in una vera guerra civile, quella del '43-'45. Invece, come ormai siamo abituati, una gran parte della sinistra italiana e dei suoi organi di stampa ha sposato questa linea infame.
Purtroppo sappiamo che continueranno in questa direzione, che non ci sarà limite al peggio. Sappiamo che avrebbero gioito anche per avvenimenti più infausti e dolorosi, perché nella loro ottica c'è un solo nemico da annientare, anche al costo di rovinare un Paese. E per questo meritate solo un epiteto: squallidi.